I migliori artisti della Biennale di Venezia 2017

Maggio 20, 2017 by Valentina

Vi propongo le migliori opere presenti alla Biennale di Venezia 2017

Se non avete ancora programmato una visita alla Biennale di Venezia 2017 vi consiglio di visitarla almento una volta. In questo periodo poi Venezia mostra il suo splendore, non fa ancora caldo, ma il freddo e l’umidità sono ormai passati, si cammina volentieri all’aperto, ed è difficile il fenomeno dell’acqua alta. E’ una buona occasione per ammirare opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Quest’anno la Biennale di Venezia 2017 è dedicata a Viva Arte Viva, ispirata all’Umanesimo. Troverete le esposizioni dislocate in punti diversi della città, dalla Biennale ai giardini dell’Arsenale. A Venezia si respira e si vive di arte, e diciamolo ha un fascino indiscutibile che tutto il mondo ammira.  Tutta la città è coinvolta, con una grande varietà di eventi collaterali, che offrono così all’enorme massa di turisti e appassionati, ampia scelta.

Vi parlo di alcune opere presenti alla Biennale di Venezia 2017

Liliana Porter - El Hombre con el hacha y otras situaciones breves biennale di venezia 2017

  • Liliana Porter – El Hombre con el hacha y otras situaciones breves

Un tema interessante proposto nell’installazione di questa artista:  quanto la realtà a volte può essere distorta o vista con una visione differente. Una serie di oggetti rotti, che non rispettano però le loro giuste proporzioni, un pianoforte, libri, tazze di ceramica, sedie, ed alla fine un ometto con in mano un’ascia. Non si comprende se ha distrutto lui gli oggetti, o se magari vuole continuare l’opera, si suppone del tempo. Il passato che ci fa riflettere sullo scorrere del tempo e delle situazioni che cambiano, che non sono come le avevamo inizialmente percepite. Non solo oggetti comunque, anche semplici figure, passanti, soldatini, suonatori, si trovano tra questi pezzi distrutti e che rimandano alla memoria del tempo.

Ernesto Neto - Um Sagrado Lunar biennale arte venezia 2017

  • Ernesto Neto – Um Sagrado Lunar

In tema di globalizzazione e condivisione vi segnalo l’installazione di Ernesto Neto Um Sagrado Lunar, di grande attualità. Si tratta di una tenda, molto grande, decorata a motivi geometrici, che racchiude sabbia, terra, vasi di ceramica e vasi di piante. I visitatori possono entrare nella tenda e farne parte. A cosa si ispira? Al polmone della terra, ovvero l’Amazzonia, sempre più disboscata in nome degli interessi economici e del potere. A farne le spese sono le popolazioni indios del Brasile, precisamente la tribù Huni Kuin, che continua a subire violenze e sopraffazioni, forse anche per la poca protezione del suo governo. Un luogo sacro che ci aiuta tutti e che stiamo cercando di distruggere. E che quando sarà distrutta ne pagheremo tutti le conseguenze.

Un pensiero anche per gli ultimi e gli emarginati

Maek Bradford - Tomorrow is another day Biennale di Venezia 2017

  • Maek Bradford – Tomorrow is another day

Nella stessa direzione dell’opera precedente,  anche se in modo diverso, si colloca l’opera dell’artista Mark Bradford.  Tomorrow is another day (vi ricorda Via col Vento vero?) si apre in una specie di grotta, dove si nota l’interesse per gli ultimi, le persone sole, emarginate, senza speranza. Una situazione di false promesse, mai mantenute dai governi, a partire da quello americano. L’arte, in teoria, dovrebbe coinvolgere gli animi alla partecipazione, per evitare queste situazioni. Questa installazione pertanto, aggredisce lo spazio del padiglione americano per rovinarlo. Una provocazione forse, ma alla fine mostra la tristezza e la poca speranza che ci fa andare avanti.

Olafur Eliasson - Green Light. An Artistic Workshop - Biennale di Venezia 2017

  • Olafur Eliasson – Green Light. An Artistic Workshop

Si colloca nella stessa lunghezza d’onda il progetto di Olafur Eliasson ovvero Green Light. An Artistic Workshop, dedicato ai migranti e ai rifugiati, dove l’artista danese vuole donare una luce verde, come la speranza. Per la realizzazione di questo workshop, l’artista ha coinvolto ottanta richiedenti asilo, che sono presenti in alcune strutture di Venezia. Cosa dovranno fare? Realizzare delle lampade verdi, in segno di speranza, e di collaborazione lavorativa con gli altri, che saranno in seguito vendute ad un prezzo minimo di 250 euro. Il ricavato delle vendite sarà devoluto ai progetti delle Organizzazioni non governative per il loro supporto e il loro aiuto.

Presente anche un artista degli Emirati Arabi

Hassan Sharif - Studio

  • Hassan Sharif – Studio

Ebbene si, anche alcuni paesi lontani sono stati coinvolti. Come sapete amo Dubai, quindi non potevo non citare l’opera dell’artita degli Emirati Hassan Sharif che presenta Studio. Si tratta di una simulazione di un supermercato, dove sugli scaffali si trova veramente di tutto, con rifiuti riciclati e rottami. Una critica alla società del consumismo, che usa e getta il lavoro altrui in un attimo.

Maria Lai - Libri cuciti

  • Maria Lai – Libri cuciti

Vogliamo omaggiare una nostra bella regione italiana, la Sardegna? Alla Biennale di Venezia 2017 sono esposti alcuni lavori di Maria Lai, tra cui i Libri cuciti. Sono dei libri dove le parole invece di essere scritte, sono cucite, perchè scritte con i fili di tessuto. Vuole ricordare così l’antica arte della tessitura, una delle nostre grandi tradizioni artigianali. Ancora oggi in Italia sono presenti molti artigiani del tessuto che preparano prodotti superlativi. Il filo inoltre rimanda al filo del discorso, della storia, delle nostre attività. Fa parte anche della nostra cultura.

Katherine Nunez e Issay Rodriguez - In between the lines 2.0

  • Katherine Nunez e Issay Rodriguez – In between the lines 2.0

Rimanendo in tema di tessuto e di cucito vi segnalo due artiste giovani provenienti dalle Filippine: Katherine Nunez e Issay Rodriguez con l’opera In between the lines 2.0. Con fili di lana e uncinetto vogliono ricreare una specie di scrivania per lo studente. Un’immagine giocosa e positiva, con matite e penne realizzate con fili intrecciati, libri e quaderni, cuscini. Il lavoro artigianale come potete constatare è sempre in primo piano.

Xavier Veilhan - Studio Venezia

Alla Biennale l’arte si unisce alla musica

  • Xavier Veilhan – Studio Venezia

Non poteva mancare la musica, che è un’altra forma d’arte. Se non conoscete le opere immersive, in questa occasione ne è stata proposta una qui a Venezia. Si tratta di Studio Venezia, dell’artista francese Xavier Veilhan. Vediamo un’atmosfera onirica, un po’ surreale, con elementi di legno, e piani che si intersecano a creare movimento. Ma perché la definiamo immersiva? Perché è creata per la musica, e ospiterà musicisti provenienti da tutto il mondo, per suonare in questo spazio. In questo modo si uniscono varie forme di arte, dalla musica alla scultura, architettura e pittura. Un coinvolgimento globale di immersione nell’arte.

Come avete visto, vi trovate un’ampia scelta di possibiltà per ammirare il lavoro di artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo. Qualcosa che esula dalla formale opera e attinge spazio nella fantasia. Cosa ne dite quindi di queste opere presentate alla Biennale? Vi sono piaciute?

Leggi i miei post:

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    8 commenti

  1. M.Claudia
    20 Maggio 2017 at 13:27

    Non so dirti quale opera mi abbia colpito maggiormente, perché lo hanno fatto tutte e ognuna in modo diverso. Non avevo mai pensato di Visitare la Biennale, leggere il tuo articolo mi sta facendo valutare la possibilità di farlo in futuro.

  2. Nicoletta - Viaggiatori per Caso
    20 Maggio 2017 at 15:08

    Le installazioni di Maek Bradford sono quelle che mi colpiscono di più. Trasmettono con grande forza il senso di ansia e preoccupazione che riguarda gli emarginati e il loro mondo.

  3. Zelda
    20 Maggio 2017 at 22:47

    Mi sono piaciute tutte in realtà, sicuramente quella che mi ha colpito e mi è rimasta impressa, è quella di Hassan Sharif che rispecchia effettivamente lo stile di vita che facciamo tutti i giorni. Quante volte abbiamo preso qualsiasi cosa per poi magari abbandonarla neanche un’ora dall’acquisto.

  4. elena
    20 Maggio 2017 at 23:01

    Visitare la biennale è sempre stato un sogno, ma a causa del periodo in cui solitamente si svolge mi sono sempre ritrovata a rimandare. Certo che questo tuo post è veramente intrigante: cercherò di fare i possibile per farcela, quest’anno!

  5. Scagnoli Sara
    21 Maggio 2017 at 9:38

    Non sono mai stata a questo tipo di mostre, però devo dire che tutte le opere sono belle non saprei sceglierne solo una che mi ha colpito. Forse quella sui migranti

  6. Cristina Petrini
    21 Maggio 2017 at 11:15

    Non sono mai stata alla Biennale di Venezia, ma so che è una vera e propria mostra a cielo aperto… pensa non sapevo nemmeno come era fatta e strutturata. Che bello! Queste opere mi sono piaciute molto anche per le tematiche molto attuali, come l’Amazzonia o gli emarginati.

  7. Rita Amico
    21 Maggio 2017 at 11:41

    Trovo alcune di queste opere davvero suggestive, figlie del nostro tempo e contemporanee.

  8. Manuela
    21 Maggio 2017 at 22:24

    L’opera che mi ha colpito di più è quella di Maira Lai e i suoi libri cuciti mi piace molto e in qualche modo mi ricorda le botteghe artigiane italiane.

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