La mia esperienza alla Paris Fashion Week 2022
Partecipare alla Paris Fashion Week 2022 è stata un’esperienza molto interessante. Le location per assistere alle sfilate o le presentazioni sono sparse per la città, ma il mio consiglio è di cercare di risiedere vicino all’Arco di Trionfo per comodità. In questa zona si trova amche la maggior parte dei locali, se vuoi uscire la sera. Questo ti consente così di muoverti a piedi, e non dover cercare un taxi quando si fatica a trovarli. Ma vediamo le nuove tendenze moda per il prossimo anno.
I nuovi trend della moda presentata alla Paris Fashion Week 2022
Stella McCartney
Seduzione e trasparenze
La moda esige seduzione. Quindi camicie, abiti, completi, jumpsuit trasparenti con il gioco del vedo non vedo. Il desiderio di una moda sexy si nota anche negli abiti lucidi, effetto seconda pelle. un sequel di pezzi in lingerie trasparente, bustini, corsetti sexy e indumenti intimi. La lingeria a vista esce allo scoperto, e si manifesta nella sua bellezza.
Vita bassa per gonne e pantaloni. La vita bassa che io non amo particolarmente, si nota sulle gonne a tubino, sulle gonne ampie, sui pantaloni cargo. Vita bassa anche per il classico tailleur Chanel. Sopra le trasparenze si vede spesso una giacca blazer, magari oversize che rende ancora più femminile l’outfit indossato.
Yves Saint Laurent
Abiti
Gli abiti sono attillati, cuciti addosso effetto seconda pelle, in maglia e spesso sono corti. Mini dress, magari con spacchi, mentre i top color carne rendono l’effetto quasi nudo. Abiti e gonne corte indossate con anfibi, ma tornano o forse non sono mai scomparsi, zeppe e plateau.
Non solo corto, ovviamente. Alle sfilate sono presenti anche abiti lunghi e maxi gonne, sempre aderenti e lunghe fino ai piedi. Un’altra sensualità, perché i materiali sono lucidi come raso e seta, o avvolgenti e fluidi come maglia o jersey. Non manca nemmeno una delle ultime novità, il silicone. La silhouette è comunque avvolta, aderente, si esaltano le curve della femminilità. Una collezione di questi abiti l’ha presentata anche Saint Laurent. La sartorialità è destrutturata, giacche e tailleur sono sempre eleganti e fantasiosi, magari pieni di ritagli, che si moltiplicano sui capi. E non scordatevi il classico panciotto o gilet, come nel più classico maschile.
Miu Miu
Pantaloni
Tornano prepotentemente alla ribalta i pantaloni, di ogni tipo e misura, anzi potrebbero essere il capo must have della stagione. Ampi, comodi e pieni di tasche. In tela o tuta mimetica, ma sopratutto sono protagonisti i cargo. Proposti in diverse versioni, anche in raso o molto romantici in tulle rosa. Indispensabili le tasche, ampie, applicate o removibili. Le tasche comunque si trovano su ogni capo di guardaroba, dalle giacche, alle camicie, alle gonne, o in versione maxi sugli shorts. Si vedono sugli abiti eleganti in raso o in tulle. Come se volessero darci la possibilità di portare con noi più di quanto serve. Non mancano i pantaloni in pelle, e la pelle la ritroviamo anche su giubbotti e corsetti, lucida e opaca, o anche scamosciata.
Vi sono state sfilate che hanno voluto ricordare questo momento buio che stiamo vivendo
Ne hanno parlato tutti: si tratta della sfilata di Balenciaga, che ha fatto sfilare le modelle nel fango. Anche l’andatura delle modelle, che si muovono in questa situazione mostra un incedere sofferente e nello stesso tempo tenace e agguerrito. Un richiamo alla situazione della guerra, che è presente da mesi con le sue vittime e la distruzione. Le conseguenze, che viviamo anche noi, tra i problemi dell’energia e tutte le problematiche che ogni giorno danneggiano i più fragili. c. Una dimensione quasi irreale, la location del direttore creativo, nella quale le modelle faticano ad arrivare fino alla fine del percorso.
In contrasto con questa situazione, molti stilisti invece, hanno voluto ri-celebrare l’abito da sposa sulle passerelle, per ridare speranza ad un mondo triste e martoriato. Non mancano i richiami alla storia, come Dior che sceglie di omaggiare Caterina de Medici, che come sapete sposò il re di Francia, Enrico II. Maria Grazia Chiuri vuole ricordare una donna alla corte parigina, con abiti cinquecenteschi, ornati di pizzo e crinoline, bustier e gonne lunghe.
Balenciaga
Interessante anche la sfilata di Ann Demeulemeester
La stilista, esponente di spicco degli Antwerp Six, usciti dall’Accademia di Belle Arti di Anversa, si ispira alle origini, alla famosa scuola fiamminga del Belgio e Paesi Bassi. Molto artisti che hanno offerto all’arte centinaia di capolavori ancora oggi molto apprezzati.
La designer belga, pur amando le silhouette morbide, ha presentato una collezione, rigorosamente in bianco e nero, ispirata al suo heritage. Gli abiti sono aderenti e sinuosi, avvolgono le forme e le esaltano. La praticità si nota nelle borse che incrociano il corpo delle modelle. Sottili trasparenze rendono alcuni abiti molto sexy. La collezione è presentata anche in versione maschile.
Ann Demeulemeester
Nella Paris Fashion Week 2022 esiste anche l’abito che non c’è
L’abito non è presente fisicamente sulla modella. L’abito infatti viene spruzzato. In passerella da Coperni. Non mi sto inventando niente, l’abito è stato veramente spruzzato addosso alla modella, per la precisione a Bella Hadid. Certo per portare un abito così, non bisogna essere timidi. Il tessuto, spray, è in Fabrican, un tessuto che si spruzza sul corpo con un aerografo.
Una sorta di vernice formata da fibre di cotone, polimeri e solventi che si ottiene in pochi minuti, senza ovviamente cerniere o cuciture. Si spruzza, le fibre si intrecciano, si asciugano a contatto dell’aria, e si crea il tessuto. Come ogni capo di abbigliamento si può togliere, lavare e indossare ancora, ma se non piace più, si può sciogliere e crearne uno nuovo. Invantata da un designer spagnolo, Fabrican deriva dall’unione di due parole fabric (tessuto) e can (bomboletta).
Coperni
Parigi non è solo sfilate ma anche presentazioni di brand
Molto interessanti anche le presentazioni dei vari brand. E se posso, cerco di non perdere la presentazione di sarpe e borse Roger Vivier, alla maison Vivier il loro hotel particulier. Ho già scritto di questo brand per la loro precedente presentazione a marzo, leggi qui.
All’ingresso si viene accolti da una scultura che raffigura una scarpa in legno a grandezza d’uomo. Si tratta di un modello creato nel 1987 per una retrospettiva al Musée des arts décoratifs.
Per la prossima estate il direttore creativo Gherardo Felloni ha voluto rievocare i modelli che fanno parte della storia del brand come Belle Vivier o I Love Vivier, il Re dei Tacchi, Collages e Virgule o ancora Ricami e Tacco Gioiello per rendere queste calzature qualcosa di unico per le donne che amano indossare l’artigianalità dei maestri italiani.
Roger Vivier
Una sala riempita di dalie e garofani, dove alcune modelle vestite da tenniste, in bianco, leggono Belle de Jour, un accenno al famoso film di Louis Bunuel del 1967 con una strepitosa Catherine Deneuve. Si notano i colori delle gelatine per bambini delle scarpe Belle Vivier. Come ricorderete sono nate nel 1965 ed sono diventate il modello più richiesto della stagione, con la loro iconica fibbia oversize.
Indossate da Catherine Deneuve nel film diventano Belle Vivier e si affermano come icona della maison. Nella stessa stanza un artigiano mostra come si realizza a mano la famosa fibbia. Nelle altre sale troviamo una incastonatrice di cristalli che sistemerà le pietre e i fiori all’uncinetto sui modelli di Viv’s Choc, e si può ammirare la Virgule flowers bow slingback, deliziosa con il suo fiocco in satin rosa, a ricordare la passione del creativo per i fiocchi. Una presentazione che come sempre non delude mai.
Roger Vivier
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