Ho visto, presentata a Parigi di Dior la collezione inverno 2015 per la donna che vuole esaltare la femminilità.
Dior la collezione inverno 2015 di dire: a volte ritornano. Passato e presente insieme, classicità e modernità uniti per una collezione che ripercorre l’iconicità del passato e la ripropone in chiave diversa, giovane, fresca.
Il classico stile anni’50 che tutte le donne volevano adottare, riesce a rivivere, con opportune rivisitazioni, nel brand Dior. Così i tubini non sono tali, ma resi preziosi e divertenti dalle stringhe fluo che li allacciano. Il punto vita viene così esaltato, e il capo diventa insolitamente giovane. In risalto drappeggi e tagli insoliti che rendono la collezione seducente e iperfemminile.
Si rivede nuovamente l’abito a clessidra, ma con nuovi volumi.
L’abito pertanto offre queste nuove soluzioni e variazioni che lo rendono molto attuale e glam. Una sirena e una fata, che gioca con i colori, il giallo, e sopratutto il rosa, declinato in varie gradazioni. Sul colore rosa sto osservando un revival di questo colore in inverno, l’anno prossimo alla fine saremo tutti confetti, i maschietti son avvertiti. Non mancano nella collezione nemmeno il blu Cina, il verde, o il rosso.
Più colore, più joie de vivre. Il direttore creativo di Christian Dior, Raf Simons, mi emoziona, eh si. Sto assistendo ad un prossimo inverno, dove il colore riprende quota, e spegne così la malinconia. Decisamente fantastico. Gli abiti con questi nuovi tagli e questi nuovi volumi sono veramente molto eleganti e raffinati.
Difficile non trovare in questa collezione un capo che non piace. Alcuni colori poi sono uniti da nuovi abbinamenti come il fucsia che lascia vedere sotto il verde. Bellissima la gonna rossa tagliata di sbieco, e l’abito sempre rosso che presenta diverse gradazioni di lunghezze. Decisamente adatto a tutte. Chi lo sa se tutto questo rosa non renda le giornate invernali più allegre anche con la nebbia. E a voi è piaciuta questa collezione? Quale capo vi è piaciuto di più? Aspetto i vostri commenti.
Credits: style.cOM
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