Esxence 2016 si fa presto a dire profumo. Mi hanno invitato a Esxence, The Scent of Excellence, la mostra della profumeria con gli artigiani, le eccellenze della profumeria artistica, di nicchia, un giro da perderci la testa. E l’olfatto.
Oltre 200 brand presenti a Esxence 2016, migliaia di profumi, il frutto del lavoro di maestri profumieri che provano, inventano e scelgono nuove fragranze.
Tema di quest’anno: l’infinito.
Rinchiudere in flaconi l’essenza infinita delle sensazioni e dei profumi.
Purtroppo, di infinito, ho spesso notato il numero copioso di persone che non solo non usano il profumo, ma nemmeno il sapone, almeno a sentire gli effluvi sulla metropolitana in estate. Ben venga quindi Esxence 2016. mostra aperta al pubblico. Spero di invogliare così sempre più persone all’ uso del profumo, perché quello che ho visto, e annusato oggi ad Esxence, va raccontato.
Vi racconto alcuni marchi presenti alla manifestazione.
Forse non lo sapete, ma molte scelte non sono casuali, come Unum. Un brand che nasce come sartoria di abiti religiosi, in Romagna, e sceglie un percorso, non a caso di spiritualità. Diventa una sartoria olfattiva, che vuole parlare al nostro animo, alla nostra interiorità con profumi ed essenze che si espandono in un linguaggio universale come l’arte.
Già l’allestimento era particolare, con le boule di plastica, i tappi dei flaconi poi ci ricordano l’essenza del profumo. Uno dei tappi infatti è in pietra lavica, pesantissimo, e così i nomi delle fragranze, da 1144, data medioevale, Lavs, che ricorda l’incenso, Ennui noir a simboleggiare la noia, Symphonie Passion, è il ricordo del vento del Nord in una chiesa, e Rosa Nigra, profumo di rosa che non c’è. Come vi sembrano?
I profumi di Gabriella Chieffo
Ho ascoltato anche altre storie di profumi e di passioni qui ad Esxence: una donna del Sud, Gabriella Chieffo, ha voluto con i profumi rappresentare la sua terra e la donna, soprattutto ora. Ha dedicato ai profumi i momenti importanti della sua vita, così Lye ricorda l’infanzia, Camaheu, l’adolescenza, Ragù, un nome che basta da solo, Hystera che simboleggia le scelte anche difficili della vita. Quest’anno presenta Maisia, ovvero sia mai in dialetto, ed evoca una donna che brucia di passione, come in un sortilegio.
Immaginate questa giornata trascorsa in racconti e profumi?
Ho notato che profumo e mistero son legati: decidere di chiamare un profumo Il Matto, la prima carta del mazzo dei tarocchi, non è un caso, però l’ho visto. Così anche Aquacosmetics di Laurent Mazzone, che vuole essere presente in prima persona, sia nelle foto del brand, sia come “Naso” profumiere, sempre alla ricerca di novità, un universo olfattivo. Con Malefic Tattoo, Cicatrices, Army of Lovers.
Ad Esxense sono veramente tanti gli stand che ho visitato, Bottega Profumiera, Cuarzo The Circle, Chateau de Versailles, Olibere, Gritti, Rancé, Caron: troppi per ricordarli tutti, occorreva un naso di scorta. Vi invito a visitare questa mostra, Esxense, ne uscirete soddisfatti e profumati. Garantito.
Credits: photo © fashioninfusion – press office
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