Si è appena concluso il Salone del Mobile, ovvero la Milan Design Week, con il Fuorisalone 2017, una settimana ricca di eventi, performance, installazioni che hanno elettrizzato Milano.
Per chi non lo sapesse il Fuorisalone 2017 è l’insieme di tutte le esposizioni e gli eventi distribuiti in tutte le zone di Milano in corrispondenza con il Salone del Mobile. E’ nato spontaneamente negli anni ’80 grazie alle aziende del settore. Partecipare al Fuorisalone è semplice, basta avere un contenuto da presentare, una location e poterlo pubblicizzare.
Per chi non abita vicino a Milano, Fuorisalone ha scelto un accomodation partner per affittare appartamenti nelle zone dove si svolgono gli eventi. Io naturalmente ho cercato di non perdere nulla di questo Fuorisalone 2017, ma vedere tutto era praticamente impossibile, non ci sarebbe riuscito nemmeno Superman: erano circa 1500 eventi in sei giorni, distribuiti su circa 13 percorsi.
Non solo il centro e Brera, anche la zona Tortona, Lambrate, Porta Venezia. Triennale, S.Ambrogio. Anche la Svizzera era presente, con i loro prodotti, i percorsi, il turismo delle loro città (in Tortona) molte aziende, sopratutto di Basilea, Ginevra e Losanna. Frequentatissimi quindi sia gli stand del Salone del Mobile che il Fuorisalone 2017, per chi è in cerca di novità. Rilevante la frase di Bruno Munari che dà il nome al tema del Brera Design District di quest’anno: Progettare è un gioco, giocare è un progetto. Un modo per liberare le energie della mente.
Cosa era presente al Fuorisalone 2017?
Inutile dire che per noi che viviamo a pieno ritmo, le giornate duravano trenta ore, e cercherò di raccontarvi quello che ho vissuto, per farvi vivere le mie stesse emozioni. Non tutto ciò che ho visto perché vi farei addormentare, troppe le installazioni presenti in città, ma inizierò da un evento che mi è piaciuto molto, il nuovo modo di Sconcepire lo spazio di Pratesi.
Pratesi ha “vestito” uno spazio abitativo, una camera da letto, un bagno e una sala da pranzo, pensate come un abito, anzi un Abitabito, il gioco di parole tra abito e abitare. In questo progetto, le stanze sono vestite con i tessuti Pratesi, per unire queste due realtà. Abiti arredati e stanze indossate, dove le installazioni si possono anche indossare come un abito.
Sempre originale Natuzzi, che ha voluto presentare Harmony Club Manifesto, il programma del suo Harmony Club. Progetto che, come dice la parola stessa, invita all’ armonia, al rispetto, sia verso gli altri che verso l’ambiente, all’ amore, alla bellezza, alla gioia. Credo che ci sia un gran bisogno di armonia, in questo mondo dove spesso le prime notizie che ascolti sono di morte e distruzione.
Da sempre però Natuzzi celebra bellezza e armonia, ispirandosi alla loro terra, la Puglia. Si è svolto nel loro flagship store in Via Durini, con il food curato dal Borgo Egnazia Resort in collaborazione con Vodka Belvedere. Le pareti sono state trasformate in fogli dove proiettare la visione di questa armonia di Natuzzi con la tecnica 3D. Harmony Club proseguirà con il suo lancio, nei mesi successivi, nelle capitali mondiali del design.
Faceva un gran caldo in queste sere, pur essendo aprile, e per fortuna qui, la Vodka Belvedere ci ha rinfrescato la gola. Per un attimo. Lasciamo stare che in ogni evento si poteva mangiare, perché ho giurato di andare a correre subito dopo il Fuorisalone. Da Alcantara per presentare la sua collezione Interior Wanderlust, lo store è stato rivoluzionato e reinterpretato dall’ artista e stilista Rebecca Moses.
La novità? I manichini “MesDemoiselles” creati da Rebecca Moses che accolgono gli ospiti di Casa Alcantara, simbolo di bellezza e creatività in questo spazio vivente, dove convivono moda, accessori casa, murales e splendide installazioni. Manichini quasi reali, realizzati dal mannequin designer Ralph Pucci, di una bellezza e stile indefiniti.
Un tema legato ai viaggi
E adesso parliamo di viaggi. Si perché da Antonia Excelsior Milano, il designer francese Marc Sadler ha presentato in anteprima mondiale i nuovi modelli della linea Bank, una collezione in pelle e alluminio creata per FPM, Fabbrica Pelletterie Milano.
Un bagaglio iper tecnologico per nuovi viaggiatori, per risolvere ogni esigenza. E per me che mi porto dietro la casa quando viaggio, e mi siedo sulla valigia per chiuderla, questo è importante. In pratica, la valigia può diventare un letto, pur mantenendo le caratteristiche della valigia.
Le creazioni dei giovani designer al Fuorisalone 2017
Si parla sempre di giovani: voilà Dorin Rossi, un giovane architetto designer e fotografo che quest’anno ha presentato la sua prima creazione, #IC1 al Porta Venezia Design District, nell’ evento Il Design incontra la Pop-culture. Un tavolo con sgabelli ispirati al mondo della Pop Art.
Non potevo non citare una delle zone simbolo del design a Milano, via Tortona, che ha visto la partecipazione di importanti designer, e il mitico Superstudio, dove il Senses of the Future di Tokujin Yoshioka si è aggiudicato il premio più importante come il miglior allestimento cittadino.
Un’altra cosa che mi affascina del Salone del Mobile è che si possono riscoprire location spesso chiuse al pubblico. Cortili, giardini, palazzi storici, angoli di Milano spesso non visitabili sono accessibili.
Per chi ha invece vissuto la settimana brontolando per il traffico impossibile, coraggio, è finita. Fino alla prossima. Lascio parlare le immagini, ma poi vorrei sentire le vostre opinioni. Cosa vi è piaciuto? E se vi è piaciuto il mio articolo, condividetelo sui social, non sono gelosa!
Credits: foto prese da google
4 commenti
Ma quante belle proposte pop che ci sono mi piacciono un sacco! I vestiti da abitare di Pratesi sono incredibili. Che articolo interessante, complimenti.
Ho visto tante di queste opere dal vivo, ma devo dire che il mio design preferito per quest’anno è quello di Toilet Paper Magazine con Seletti!
Il fuorisalone rappresenta un contesto molto interessante sia lato design che moda. Un contesto di cultura. Sempre molto interessanti i tuoi articoli.
Interessante la linea Bank, mi piace il connubio pelle e alluminio. Belli anche gli abiti abitati di Pratesi. Bell’articolo.