Come nascono le fragranze di Etro
Sono sicura che tutti conoscete il marchio Etro, le loro collezioni, i tessuti, i profumi, ma forse non sapete che le fragranze di Etro nascono dalla loro passione per i viaggi. Conoscete la storia di questo brand? Gerolamo, “Gimmo” Etro fonda la sua azienda nel 1968, nel settore tessile e dell’haute couture.
Pur adottando disegni tradizionali, si distingue per i colori innovativi. Le collezioni si susseguono, e prende corpo anche una biblioteca per contenere i libri rari e l’arte tessile. Sono circa settecento libri antichi con tessuti dei secoli scorsi, quattrocento scialli antichi, oltre duecento paramenti sacri provenienti da diversi conventi, la collezione di abiti di corte settecenteschi, tutto contenuto in queste collezioni. Materiale vivo, elegante e raffinato, da cui la famiglia trae ispirazione per le loro collezioni.
Viaggi, esperienze, emozioni tutto ciò che può attirare la fantasia e l’immaginazione, può entrare a far parte di queste atmosfere, per poter scegliere nuove strade e sperimentazioni. A volte le sfilate che hanno presentato sono state un modo per comunicare cultura e idee: la moda bio, a basso impatto ambientale presentata all’Esselunga, o per le vie di Milano con carri trainati da cavalli e buoi, seguiti dai modelli in marcia.
L’importanza della natura è stata invece rappresentata dalla collezione che ha visto protagonisti gli alberi, ma anche in seguito, l’amore dichiarato per la Terra è stato evidenziato. Al di là degli stereotipi quindi, perciò questo modello è stato seguito anche per le fragranze di Etro. Dopo una collezione dedicata alla casa, lanciata nel 1984, pochi anni più tardi inizia il percorso delle loro fragranze.
Viene presentata nella boutique di Via Verri la prima collezione di fragranze di Etro.
I profumi sono una delle passioni della famiglia Etro, con le loro sensazioni, i loro ricordi, i viaggi, le emozioni. Ho sempre sostenuto che un profumo è un conduttore della memoria. Un particolare odore ti riporta indietro nel tempo, ricordi legati all’infanzia, all’acqua del mare, al profumo dei boschi. Odori che respiri nei deserti, o in una terra straniera. Hai mai provato ad annusare l’aria dopo un forte temporale? O quando sei nel mare fra le onde?
Sono odori che a volte ti fanno ricordare un uomo, (purtroppo e non dire di no) o persone che hai incontrato nella tua vita. Anche Jacopo Etro vuole raccontare delle storie attraverso i profumi, e trasmettere quelle sensazioni, atmosfere, e suggestioni vissute attraverso le sue passioni. Ogni fragranza, volendo può essere mescolata ad altre per creare un profumo unico e personale, unico come lo è ognuno di noi. Vediamo adesso i nuovi profumi e le fragranze di Etro che ho provato.
I profumi ispirati alle emozioni dei viaggi
Udaipur
La passione per l’ India, i suoi lati oscuri e misteriosi, che contrastano con i giardini del Maharaja e i prestigiosi resort, uniti alla nostra soleggiata estate. Udaipur, la città bianca, fa parte dello stato del Rajasthan. Sorge in mezzo ad una serie di laghi artificiali, ed è conosciuta per i suoi lussuosi palazzi reali, affacciati sul lago Pichola. Chiamata anche Venezia d’Oriente, è comunque vicina alla nostra artigianalità italiana. Questa unione di due culture e mondi vede il gelsomino coltivato in India, unito al fresco bergamotto siciliano, pepe rosa e magnolia. Gardenia, fior di loto, legno, musk e patchouli completano l’accordo.
Patchouli
Proseguendo con i viaggi, ci spostiamo verso l’estremo Oriente, Cina, Thailandia, Indonesia, Malesia. Il patchouli è un piccolo arbusto che ama il clima caldo e terreni ricchi di acqua, e il suo nome significa Foglia verde. In questo caso, infatti sono le foglie, e non i fiori, a trasmettere il suo caratteristico profumo. Venivano infatti usate dai mercanti di seta per avvolgere i tessuti, in modo da respingere insetti e tarme.
Questo particolare profumo diventò famoso alla fine degli anni sessanta con il movimento hippy, tanto da coinvolgere anche alcune star: Madonna fece impregnare di olio essenziale di patchouli la copertina del disco Like a Prayer per simulare l’incenso della chiesa. Non stupisce che Etro abbia scelto questo componente per realizzare un profumo. Nella trama olfattiva però si è aggiunta l’intensa nota del sandalo, il balsamo tolu, un olio essenziale che ricorda la vaniglia e la cannella, labdano, ambra, fava tonka. Un profumo molto sensuale.
Man Rose: un profumo maschile, come denota il suo nome.
In questa essenza troviamo subito il bergamotto di Calabria, unito alla nota pungente del cardamomo e del pepe di Sichuan, zona sudoccidentale della Cina. Una bacca dal profumo pungente e rinfrescante, con un vago sentore di agrumi, a cui si aggiunge la resina di Elemi, originaria delle Filippine, con un aroma simile al vetiver. Nel cuore del profumo culmina la rosa turca, il geranio e l’incenso. Tutto completato da Patchouli, vetiver, muschio, legno, ambra e cuoio.
Vicolo Fiori
Fragranza femminile, un omaggio al primo negozio Etro nel quartiere di Brera. Un momento di relax in questa città, unito ad un concerto di note fiorite. Un inno alla femminilità, anche per i suoi componenti, mandarino e campanula.
Si perché le Campanule o Bluebells Girl erano un corpo di ballo britannico che diventò famoso negli anni cinquanta e sessanta, sopra tutto al Lido di Parigi. Tra queste ballerine, tutte molto alte, belle, bionde con occhi chiari, un paio divennero famose in Italia: le gemelle Kessler. Sono sicura che ne avete sentito parlare, si vedono ancora in televisione. Troviamo anche la rosa selvaggia, ciclamino, ninfea, lotus, pesca bianca, melone e ylang ylang, mentre le note di fondo contengono muschio, sandalo, ambra e iris.
Shantung
L’idea è di spaziare tra tessuti e profumi. Lo shantung è un tessuto di seta selvaggia, un po’ ruvido e grezzo, con una texture abbastanza spessa. Veniva confezionato con la rara tecnica della doppia filatura. Il profumo seduttivo di questa fragranza si apre con le note agrumate del mandarino, il ribes nero con l’aroma fruttato del litchi, a cui si aggiungono rosa, peonia, incenso, cedro e muschio.
Il flacone è decorato con i motivi Paisley della Maison, un disegno raffigurante un motivo vegetale e grafico a forma di goccia, di origine persiana. Una caratteristica delle creazioni di Etro, che richiama alla mente mondi lontani, ripensando ai viaggi e alle atmosfere del Medio oriente.
Vi consiglio una visita in uno degli store di questa Maison, perché oltre ad inebriarvi di profumi, potrete rimanere affascinati (come è successo a me) dagli interni del punto vendita, dove risaltano le calde note del legno e dell’atmosfera un po’ retrò.
E voi quale profumo preferite? Una fragranza esotica e sensuale o più amara e speziata? Anche a voi aiutano a ripercorrere le emozioni? Aspetto i vostri commenti.
Leggi il mio post:
Tutte le foto di questo articolo sono state realizzate da ©Luca Mosconi
32 commenti
Mi piace tantissimo questa idea di ispirarsi ai viaggi per creare delle nuove fragranze! Amo l’oriente e vorrei tanto visitare tutti quei paesi, quindi sicuramente opterei per il profumo Udaipur!
La prima volta che sentii parlare di Etro avevo poco più di 15 anni e andavano di moda le loro pochette, ricamate con i colori caldi. I loro profumi non li ho sentiti nominare troppo in giro, eppure il packaging è davvero classico e senza tempo, e le fragranze di Udaipur e Vicolo Fiori sono quelle che mi piacerebbero di più.
Ps: saresti perfetta come modella per una loro pubblicità, le foto sono davvero bellissime!
La fragranza Patchouli per me è tornare indietro nel tempo, ai miei tempi. Ricordo che era uno dei profumi più usati in quegli anni ma poi ha sempre tenuto bene. Non sapevo che Etro avesse una linea propria di profumi. Molto interessante. Voglio provarne qualcuno.
Io ho sempre apprezzato Etro ma come maison di moda, nel corso degli anni l’ho apprezzato ancora di più. Adesso sono davvero curiosa di provare queste fragranze!
Conosco olto bene la Maison Etro.. sopratutto Patchouli, negli anni ottanta ancora in auge.. talmente forte che faceva fermare i ragazzi di botto, non passavo mai inosservata di sicuro. Guidavo un duetto rosso, capelli rossi e Patchouli addosso… la fine del mondo 😉
Un bell’aticolo veramente, complimenti!!
Peccato che il cellulare non dia la possibilità di testare le differenti fragranze di Etro.
Personalmente propenderei per una più amara e speziata: penso che mi rappresenterebbe al meglio. Spero di poterla provare quanto prima.
Maria Domenica
Bellissima carrellata, complimenti! Amo le fragranze di Etro e conosco Mathieu Nardin, dalla cui mente geniale sono nati capolavori come Shantung (che uso per lo più nelle stagioni di passaggio, mi regala equilibrio).
Amo le fragranze profumate, questa non la conosco, ma mi piacerebbe poterne sentire il profumo. Interessante la storia della famiglia e delle collezioni. Vado a vedere sul sito i profumi.
Patchouli é quello che fa per me é una nota olfattiva che adoro e infatti é presente in quasi tutti i profumi che compro. Devo provare questa line (gli auto regali a Natale sono i migliori)
Gli odori e i profumi scatenano sempre i ricordi. Non conoscevo i profumi Etro, ma il packaging è davvero figo! Voglio provare Vicolo Fiori.
Fragranze, profumi e odori ovunque, soprattutto quando ti ricordano qualcosa, un uomo appunto, o un luogo…fantastico! Ottimo articolo
Ogni volta che vado a Milano resto incantata dalle vetrine di Etro, che come dici tu, proponfono spesso modelli e colori innovativi. Mi aspetto la stessa originalità dalle fragranze: andrò a scoprirle!
Mio padre ha lavorato molti anni con il brand Etro e la fiera che allestiva a Parigi era proprio quella dei profumi. Non so perché ma il tuo blog post mi ha riportato a quel periodo oltre a ricordarmi la loro bontà, ogni anno avevo almeno un profumo nuovo di Etro a casa da provare!
Una fragranza davvero interessante e che dev’essere piacevole 🙂 non la conoscevo ma sono felice di aver letto e scoperto belle notizie!
Devo ammettere che non conosco bene questo Brand ma che mi affascina l’idea di associare una fragranza ai viaggi che si fanno A me piace molto la fragranza orientale dolce e speziata
Non ho una fragranza di profumo preferita, o meglio non l’ho mai trovata. Queste mi intrigano molto, certamente quelle dalle note orientali sono affascinanti, ma, son sincera, quella che più mi piacerebbe provare è quella ispirata al negozio di Brera… Al cuor non si comanda…
Ammetto di essere una delle poche persone a conoscere poco il brand Etro. Ma amo i profumi e questi sono interessanti sia per il concept che c’é dietro che per il packaging, molto elegante nella sua sobria semplicità. Mi è piaciuta l’idea che siano legati ai viaggi, voglio provare Vicolo Fiori.
Conosco bene i profumi di Etro, ma non ne conoscevo la storia. Veramente molto interessante. Bell’articolo.
Etro è garanzia di raffinatezza e eleganza e le fragranze ne sono l’espressione. Proverei quella più speziata, secondo me ricca di carattere e di efficacia.
Mayad
Vicolo fiori è il mio preferito. Non sapevo che le collezioni fossero ispirati ai viaggi a dire la verità. Ma la penso esattamente come te, i profumi riportano alla memoria ricordi che sembrano riprendere vita in attimo!
Conosco molto bene Etro, ma assolutamente non ero a conoscenza della storia di queste fragranze! Adesso mi è venuta voglia di provarle tutte e viaggiare con il pensiero!
Dalle foto, molto belle devo dire, sembrano dei profumi di gran classe e anche il packaging è così elegante, sarà sicuramente una scoperta meravigliosa sentire le varie profumazioni. Andrò a vedere il sito.
Adoro i capi Etro per la loro originalità ma soprattutto per la loro raffinatezza. Le fragranze le acquisterei a occhi chiusi, anche solo per l’eleganza della boccetta. Mi recherò quanto prima in uno store per “inebriarvi di profumi”, quanto agli interni, che hanno affascinato anche me, li conosco ma è sempre un piacere tornarci, dato che adoro “l’atmosfera un po’ retrò”.
Per un’amante dei viaggi come me, non ci potrebbe essere profumo migliore! Comunque amo particolarmente le fragranze maschili per cui la mia curiosità ricade su Man Rose…lo regalerò a mio marito e lo userò io… 😉
Per una appassionata di Moda come me, leggere di questo brand è come sfondare una porta aperta: lo adoro!
Inoltre, Etro, mi ricorda tanto l’infanzia, i colori dei beauty di mamma che non potevo toccare perché troppo piccola, nonostante mi affascinasse il contenuto(meravigliosi e brillanti Rossetti, e profumi). Sì, è un amore cresciuto assieme a me
Ho scoperto Etro tanti anni fa, ti parlo degli anni ’90, mi ero innamorata di Heliotrop che ricordava il profumo delle mandorle, ma era difficilissimo da trovare qui a Brescia, credo ci fosse una sorta di esclusiva e non tutte le profumerie potevo vendere la linea di Etro. Chissà se è ancora cosi e chissà se esiste ancora la mia fragranza preferita, mi piacerebbe riaverla, quanti ricordi <3
Pur conoscendo il marchio, non sapevo nulla delle sue origini, ne dell’ispirazione da cui nascono i profumi, bello venire a conoscenza di questi particolari, conoscere e capire il processo creativo che c’è dietro!
Adoro questi profumi e i loro nomi esotici, fanno venire voglia di regalarseli tutti, hanno un bel packaging che attira molto
Adoro lo stile di Etro elegante ma originale e sicuramente saranno così anche i profumi, mi ispira parecchio Vicolo Fiori perché adoro le fragranze floreali ma anche Manrose non dev’essere male.
Sicuramente una bella fragranza, mi piacerebbe acquistarla. Anche il packaging è molto elegante, adatto per i prossimi regali.
Ma che bello questo articolo!
Credo che tu sia riuscita a trasmettere l’idea di esclusività del prodotto anche attraverso le immagini.
Certamente, da amante dei viaggi, non posso che entusiasmarmi per l’idea che sta alla base della creazione di questi profumi.
Poi è vero, un profumo è capace di riportare alla mente ricordi sopiti molto di più di una canzone o di una foto, fa proprio riprovare quella sensazione!
Corro a vedere il sito, sono in pieno shopping natalizio, e credo che sarebbero perfetti!
Una collezione di fragranze dal sapore esotico e femminile (anche se non manca la nota maschile), che adoro!!