Silver Marble di Simone Andreoli è la prima fragranza fougère molecolare al profumo di vento
Un profumo di vento e neve, di ghiaccio, così è Silver Marble di Simone Andreoli. Per chi non lo conoscesse, Simone Andreoli è un nome e un marchio in costante ascesa nell’alta profumeria. Debutta nel 2014, e a distanza di alcuni anni, è un marchio che rappresenta un’eccellenza italiana, nel mondo della profumeria d’autore.
Le sue fragranze riflettono il suo stato d’animo, il suo io interiore. Sono diari di viaggio, dove ogni essenza evoca ricordi e sensazioni, che trasportano la mente verso ogni luogo, tracciando destinazioni infinite. È proprio questo il grande valore del brand, molto apprezzato nella profumeria artistica. Sempre rivolto alla ricerca di materie prime straordinarie, ottenute da tecnologie all’avanguardia.
Sono strutture olfattive originali e sofisticate, che celebrano la qualità degli ingredienti, e scatenano potenti emozioni, ricche di immagini e contenuti. La creatività e la bellezza unite come espressione della nostra tradizione italiana.
Come è nata questa nuova fragranza
Lo ha raccontato lo stesso Simone. Ha partecipato ad un viaggio nel profondo Nord, in Lapponia. Un viaggio dove l’elemento dominante è stato il freddo, il ghiaccio, la neve, il vento gelido. E il silenzio, totale e avvolgente. Come ho già espresso molte volte, il profumo è un grande cassetto di ricordi. L’aroma, la fragranza, ci porta alla mente un particolare momento della nostra vita, o una persone. Un uomo, un prato fiorito, l’erba tagliata, la cucina della nonna, le torte, sono tutti ricordi che un profumo fa rivivere. Così Simone ricorda questi momenti, dove il ghiaccio ed il silenzio avvolgevano l’aria. Il rumore dei tuoi passi e la tempesta di neve e ghiaccio che taglia l’aria.
Simone Andreoli presenta Silver Marble
Una tempesta glaciale, che cattura l’essenza primordiale del ghiaccio. Una nuova creazione ispirata alla natura selvaggia dell’Artico, un inno alla mascolinità, con note rinvigorenti e androgine.
Silver Marble risveglia emozioni primordiali con l’aroma gelido, secco e tagliente del ghiaccio. Viene raccontato come racchiuso in una fragranza pervasiva e rinvigorente. Rievoca il regno perduto dei ghiacci, della mitologia norrena, o nordica, il Niflheim. Sono i miti legati alla tradizione scandinava, e significa letteralmente Terra delle nebbie. Qui spezie e agrumi congelati si posano su un manto di affilati legni ibernati, sprigionando una scia potente come una tormenta glaciale.
Un connubio di sentori minerali e freschi, con tonalità taglienti come l’aria polare. Questa gelida infusione è unica e particolare, è la prima fragranza fougère molecolare sul mercato. Fougère, cioè formata da accordi ofattivi che ricordano la felce, il bosco, il muschio. Molecolare, ovvero con molecole sintetiche di ultima generazione, create quindi in laboratorio. Accordate tra loro come monoliti cristallini, che richiamano sensazioni siderali, asettiche, fredde e marmoree come il ghiaccio.
II diario olfattivo di Simone Andreoli
Il freddo congela ricordi, sensazioni sospese, e conserva ogni traccia temporale, cristallizzando il tempo. Il ghiaccio intrappola i colori, e plasma forme marmoree che risplendono d’argento.
Superfici turchesi che sigillano pensieri e storie del passato, strato dopo strato. Le leggende nordiche raccontano di questo regno dei ghiacci, che esiste da qualche parte nel profondo nord. Ad accompagnare questo silenzio irreale, un vento secco e siderale, che modella i paesaggi gelidi. Che crea sculture di ghiaccio trasparenti come i diamanti. Schegge cristalline, pure e taglienti come spade. Sono entrato in una grotta di ghiaccio, luogo di immobilità, di mondi dormienti, perduti nel freddo. Un luogo in attesa di essere ritrovato, avvolto da segreti e miti che ne hanno coperto le tracce sotto la neve e le tempeste.
Come si compone la fragranza
Vediamo meglio questo profumo. La fragranza, come detto è fougère, legnosa
Note olfattive: sono cristalli di ghiaccio, molecole fredde, legni congelati. Un profumo unisex, che ricorda anche il sale marino. Una fragranza che non esisteva, che possiamo interpretare con le nostre sensazioni, grazie alla creatività di Simone Andreoli. Cosa ne dite, vi piace?
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