Backstage a Cinecittà, una mostra-evento particolare al Festival del Cinema di Venezia. La mostra è stata inaugurata da Chopard e Vanity Fair e si intitola Backstage a Cinecittà, ambientata nella fantastica cornice dell’ Hotel Cipriani, sull’ isola di Giudecca.
La mostra Backstage a Cinecittà, che rimarrà aperta per tutta la durata del Festival del Cinema di Venezia, è un omaggio ai film che hanno fatto la storia del cinema. Sono 29 memorabili fotografie, rigorosamente in bianco e nero, selezionate dagli archivi di Cinecittà, scattate nei backstage e sui set dei film più rappresentativi.
Sono film girati tra gli anni ’50 e ’60 e sono una buona occasione per ammirare la moda sontuosa e ricca di quei favolosi anni. Alcuni di questi abiti sono della Maison Gattinoni. Atelier aperto da Fernanda Gattinoni nel 1946 a Roma. Divenne presto il punto di riferimento della moda italiana e tutte le donne più affascinanti dell’epoca scelsero i suoi abiti. Vestiva principesse e attrici, da Lana Turner, Anna Magnani, Ingrid Bergman, Liz Taylor, Audrey Hepburn. Di Fernanda Gattinoni è il famoso abito in velluto nero, audace e sinuoso, indossato da Anita Ekberg nel film La dolce vita nella famosa scena del bagno nella fontana.
Vi ricordate come erano gli abiti di quel periodo?
Si doveva ricominciare dopo una guerra, si voleva cambiare e le donne dopo anni di ristrettezze riscoprono il piacere di abiti sinuosi. Così le gonne a palloncino, a ruota, femminilità e punto vita segnato, si scoprono i modelli di Dior e i tailleur di Chanel. L’abito da sera ricco e sfarzoso diventa un must con l’abito da cocktail. Molta attenzione agli accessori, sopratutto borse e cappelli. Il modello più imitato? il tubino nero di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, disegnato da Givenchy.
La presenza degli americani in Italia si fa sentire anche nella moda e grazie ai film come Gioventù bruciata le giacche di pelle diventano un cult nella moda maschile e i jeans iniziano la loro ascesa tra i giovani.
Le fotografie presentate nella mostra rispecchiano la moda dell’epoca.
In quelle pose, gli attori sono ripresi in un attimo di pausa, tra una scena e l’altra. Alcuni abiti di questo periodo, in seguito, sono stati ripresi dagli stilisti per le loro creazioni, e sono sfruttabili ancora adesso. Questa grande moda ha ispirato generazioni di couturier. La moda è fugace, è un attimo, ma tutto ritorna e si rivede, magari con alcune varianti.
Chopard, partner del Festival del Cinema di Cannes, contribuirà al restauro degli Studios di Cinecittà, locations iconiche dove sono stati realizzati film leggendari. La facciata sarà ripristinata secondo il disegno originale del 1937, con il progetto di Cinecittà Studios e Istituto Luce.
Il party di inaugurazione del Festival del Cinema, ha visto la presenza di numerosi ospiti e star internazionali, accolti da Caroline Scheufele, Co-presidente di Chopard e da Luca Dini, direttore di Vanity Fair, che hanno guidato gli ospiti in un percorso di immagini eleganti e raffinate.
Durante la serata hanno suscitato emozione le colonne sonore di film indimenticabili, da La Dolce Vita al Gattopardo, Ben Hur, La Contessa Scalza, Guerra e Pace, film indimenticabili.
Nonostante il tempo si fosse messo d’impegno per incupire la serata, la presenza di molte star internazionali ha reso sfolgorante ogni attimo in questa serata del Festival del Cinema, con il famoso fotografo dei divi Douglas Kirkland, presente Al Pacino, Maria Grazia Cucinotta, Eliana Miglio, Uma Thurman.
La raffinatezza e l’alta classe Chopard sono sempre presenti, in ogni occasione. Se il cinema fa emozionare, Chopard indovina i nostri sogni. E a voi che sogno è piaciuto?
Credits: photo © fashioninfusion.it / courtesy Modenese&Modenese
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