Loungewear, l’ abbigliamento uomo per lo smart working

Anche in questo inverno si sono svolte le sfilate per presentare la moda uomo inverno 2022, con molti capi di abbigliamento uomo per lo smart working.

Pochissime le sfilate in presenza e per un numero ristretto di persone, quasi tutte in streaming in nome della sicurezza, e l’abbigliamento uomo per lo smart working è stato il must have di quest’anno. Assenti Giorgio Armani e Dolce & Gabbana. Ma vediamo come la moda ha affrontato questo periodo particolare e come ha realizzato le sue proposte.

Riassumerei quanto ho visto alle sfilate con tre parole: resilienza, per non arrendersi mai, comodità, visto la frequenza dello smart working, e ottimismo, che non deve mancare, altrimenti è finita.

Molte le tute, comode ma eleganti, che permettono all’uomo moderno di lavorare in smart working, e poi indossando un cappotto di uscire per le commissioni. La moda si adegua alla situazione del momento, anche se si spera che il prossimo anno queste problematiche siano solo un ricordo. Sembra però che il ricorso alla modalità del lavoro non in presenza sarà ancora moto usato dalle aziende anche nei prossimi anni. Anche gli altri capi presentati quindi sono in linea con questo nuovo trend, dal cappotto alla giacche. Anzi per non far torto a nessuno, molti capi sono declinati anche per il pubblico femminile.

Zegna

Ma vediamo più in dettaglio i capi di abbigliamento uomo per lo smart working

La maglieria e le tute, il loungewear più usato in questa stagione

Inutile negarlo, per molti stilisti la tuta è diventata irrinunciabile, con le nuove situazioni lavorative e di vita sociale che stiamo vivendo. Quindi tute sempre più loungewear, capi comodi e versatili, Per Zegna la giacca in cachemire si abbina a pantaloni a vita alta, comodi, adatti a lavorare in casa ma se occorre, anche per uscire. Le maglie sostituiscono le camicie e lo stile homewear è servito.

Per quanto riguarda la maglieria ho notato una scelta maggiore in questo settore, forse per il discorso della comodità. Capi eclettici anche vistosi, perché anche se si lavora a casa dev’essere piacevole, poi ci possono essere videochiamate. Presente quindi  il poncho o l’ intramontabile cardigan.

Parlando di cardigan appunto, impossibile non notare i  cardigan in lana e cachemire di Etro.

Morbidissimi, a quadri, abbinati al famoso disegno Paisley (ve lo ricordate? Ne ho parlato descrivendo le loro fragranze, i disegni sulle bottiglie) Disegno che contraddistingue il percorso di avvicinamento di Etro all’Oriente, una sorta di fusion tra le due culture. Il concetto di Etro comunque è di uscire di casa ben vestiti e non travestiti. Come si fa a non essere d’accordo?

Ermenegildo Zegna propone il cardigan come una giacca, indossata però come una vestaglia con la cintura in vita. Maglioni e golfini non sono solo di lana e cachemire ma anche di pelle, come capo per eventuali passeggiate all’aperto. Non a caso il titolo della sua collezione è (Re)set il Re-Tayloring dell’uomo moderno. Con la possibilità di utilizzare lo stesso capo indifferentemente all’aperto o all’interno. Capi indossabili anche dal pubblico femminile. Anche Eleventy  propone capi di maglieria senza cuciture, in lana e cachemire a trecce; una eleganza riflessiva per stare bene con se stessi.

Etro

Se vogliamo uscire abbiniamo al loungewear un bel cappotto.

Lavoriamo da casa è vero, ma se vogliamo uscire non è necessario cambiare abbigliamento. Pratico ed elegante può essere indossato con i nuovi cappotti presentati. I cappotti in quasi tutte le collezioni sono morbidi e fluidi come delle vestaglie, senza bottoni, e si annodano in vita con una cintura. Fendi li propone con modelli trapuntati a righe parallele, a volte con pellicce ecologiche. Rimane sul sempreverde Kiton con l’intramontabile pied de poule indossato da molte generazioni. Etro invece sceglie il classico cappotto sartoriale color cammello, che a me piace molto devo dire. E credetemi si può indossare su tutto.

Ma se il freddo è pungente dovremo rivolgerci ai piumini, adattissimi con queste temperature.

Anche i piumini, come i cappotti sono indossabili sopra lo stile longewear, che quest’anno, come non mai, appare comodo ma elegante. A volte i piumini sono colorati e pop come li propone Fendi o totalmente bianchi come quelli visti da Sunnei. Al contrario, domina il black nella collezione Tatras, di cui spesso ho parlato, sempre caldi, pratici e molto funzionali. Piumini oversize da MSGM, che propone una versione per i freddolosi con i pantaloni imbottiti in nylon, e cappello da pescatore. Per essere pronti  anche se arriva una bufera di neve. Chi non vuole rinunciare al classico bomber, che si può abbinare tranquillamente ai nostri capi di loungewear, trova da Eleventy capi garzati e doppiati internamente con maglia finissima.

Eleventy

Cari uomini fedeli alla giacca e cravatta che a me piace sempre, lasciatela per adesso nell’armadio. Se non vi sono le occasioni per cene e aperitivi, se il lavoro è dentro le mura domestiche, accettiamo queste soluzioni che riflettono questo clima di incertezza che siamo vivendo. Quando ne usciremo, perché noi ne usciremo, non potremo non farlo, riprenderemo le care vecchie giacche dall’armadio. Sarà passato del tempo, avremo visto situazioni che non avremmo mai immaginato, ma torneremo a vivere e a viaggiare. E l’uomo contemporaneo e viaggiatore, icona di alcune precedenti collezioni, riprenderà il suo fascino. Per adesso rivalutiamo lo stile comfort chic che la moda ci propone. Alla fine la moda si evolve adeguandosi ai tempi che stiamo vivendo. E voi cosa ne pensate? Anche voi per lavorare da casa avete scelto lo stile elegante ma comodo? Aspetto i vostri commenti.