Tra gli inviti graditi, certamente quello di Hermès Home fa sempre piacere. Poi l’eleganza e la classe di Hermès Home non si discutono, perciò eccomi a Palazzo Serbelloni.
Qui a Palazzo Serbelloni, sono state presentate due nuove creazioni di Hermès Home per l’arredamento, le collezioni di lampade Phantographe e Hamais, realizzate con il designer Michele De Lucchi.
Hermès Home presenta anche una lampada nomade la Lanterne d’Hermès ideata dal creativo Yann Kersalé.
Per capirci, è una lanterna con quattro fonti luminose e autonome, ognuna con la sua batteria. In pratica quattro sorgenti luminose indipendenti, riunite in una sola custodia di pelle. Pelle di vitello idroresistente che conferisce una allure di eleganza alla lampada.
Può essere usata sia per interni che per esterni, e senza noiosi fili, pertanto è comodissima. A questo aggiungi l’illuminazione LED regolabile, pertanto diffusa o concentrata. Unendo l’eleganza del vetro, alluminio per il supporto e la pelle, si ottiene un pezzo unico d’arredamento. Una guida per il tuo percorso, la luce sul tuo cammino, per non ritrovarti al buio.
Hermès Home mostra inoltre anche una linea di arredamento in pelle. Si tratta di una riedizione di alcuni pezzi nati già negli anni Venti, ma sempre attuali. Sono lavorati con precisione e accuratezza, con un’eleganza che mantiene però sobrietà. I mobili poi si chiamano Curiosité d’Hermés, perché sono sorprendenti. Mobili che possono essere pezzi di arredamento classico e qualcosa di inedito, perché riflettono uno stile di vita.
Diciamo che assomigliano un po’ ad alcuni miei cassetti, che contengono veramente un po’ di tutto, in un bellissimo disordine sparso, almeno così appare. Dove però trovi ogni cosa, se hai i tuoi riferimenti.
Fedele alla linea di estrema raffinatezza, Hermès Home ha mostrato la nuova collezione di tessuti d’arredo. Secondo me si possono benissimo utilizzare anche per l’abbigliamento, sono veramente belli. Ispirati ad un viaggio in terre lontane, sulla via del the, quando la bevanda veniva scambiata, barattata con i cavalli: da qui i nomi della collezione Arbre de vie, Jardin d’osier, Chevaux d’apparat. Vi sono piaciuti questi tessuti? E le lampade?
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